L’attività di recupero crediti è un servizio fondamentale per la tutela degli interessi dei clienti, siano esse piccole o medie imprese, professionisti, artigiani o privati.
In questo settore la rapidità dell’azione è spesso determinante per il recupero delle somme dovute.
La professionalità dello Studio Legale Cimino nell’ambito del recupero crediti si caratterizza per la sua celerità operativa.
L’intervento di un avvocato è necessario per tutelare gli interessi del creditore da chiunque ometta di rispettare gli impegni di pagamento assunti o gli obblighi di legge.
L’attività dello Studio Legale Cimino consiste in una preliminare e necessaria valutazione del credito vantato, della sua tipologia e in una verifica della solvibilità del debitore, effettuata attraverso l’accesso alla principali banche dati ( Camera di Commercio, Conservatorie, Catasto).
Successivamente, conclusasi la fase preliminare, si definiscono le strategie migliori ai fini del recupero totale del credito.
Si procede quindi inizialmente in via stragiudiziale, privilegiata per la celerità del risultato, inviando al debitore formale intimazione di pagamento e solo nel caso in cui questa venisse ignorata e quindi in caso di mancato pagamento delle somme dovute, si procede con l’azione legale ritenuta più opportuna e con le successive fasi esecutive (pignoramento).
La procedura di recupero crediti stragiudiziale rappresenta una soluzione immediata e certamente più economica e consiste nell’invio al debitore di un sollecito scritto attraverso il quale si intima il pagamento della somma o delle somme dovute, maggiorate di interessi e spese, entro una determinata data.
I vantaggi del recupero stragiudiziale risiedono nei costi, certamente più contenuti, e nei tempi celeri, se il debitore collabora, di chiusura della pratica.
Se la procedura di formale messa in mora non sortisce gli effetti desiderati, non venendo presa in adeguata considerazione del debitore, la fase stragiudiziale viene abbandonata e viene intrapresa invece quella giudiziale, al fine di ottenere il recupero coattivo del credito.
Falliti tutti i tentativi di rectius in via bonaria e cioè di recupero del credito attraverso una procedura stragiudiziale, si apre la fase stragiudiziale che consiste in una richiesta formale all’Autorità Giudiziaria volta ad ottenere il riconoscimento del credito vantato.
Sarà, in questa fase, opportuno considerare il contesto all’interno del quale è maturata la pretesa creditoria e cioè se scaturisce da inadempimento, esecuzione inesatta o tardiva di un’obbligazione o sull’emissione di una fattura non pagata.
Al fine del recupero del credito la legge consente di ottenere l’emissione di un Decreto Ingiuntivo anche solo con la redazione unilaterale della fattura. Ma è in questo caso bene ricordare che se la fattura costituisce prova scritta atta a legittimare l’emissione di decreto ingiuntivo, ove nel successivo giudizio di opposizione sia contestato il rapporto principale essa non può costituirne valida prova, dovendo il creditore fornire nuove prove per integrare con efficacia retroattiva la documentazione offerta nella fase monitoria. Si tratta infatti di un atto a formazione unilaterale attraverso il quale si rendono noti alla controparte elementi negoziali, relativi ad un rapporto contrattuale tra loro intercorrente.
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